L' imprenditore

"Và con chi ne sa, stai con chi ne ha!"

Questo è il motto dell’imprenditore Lino Faccincani, di origini mantovane e di adozione milanese sin dal 1936, che ha scandito tutte le tappe della sua vita lavorativa mentre si accingeva a realizzare progetti nuovi, di maggiore coinvolgimento amministrativo e finanziario, sfidando i grandi rischi d’impresa.
Passando da manovale a piazzista, sino a diventare capitano d’industria tessile, negli anni ha realizzato il suo sogno immobiliare coltivato, nel suo inconscio, sin da quando aveva 6 anni ovvero dal giorno in cui sul tram su cui la madre lo aveva caricato per fargli raggiungere, tutto solo, la scuola elementare nel convitto del Parco Trotter, rimase affascinato dalle luci e dalle sfarzose vetrine dei negozi di Corso Buenos Aires perché, si, allora il tram passava proprio in Corso Buenos Aires !
E’ in ricordo di queste emozioni che, durante gli esordi nel difficile mondo del lavoro, volle comperare il suo primo negozio a Roma. Da quel momento l’istinto lo proiettò nuovamente a quel chilometro e mezzo di strada milanese ed alle sensazioni provate durante gli innumerevoli tragitti in tram verso scuola, con il naso schiacciato contro i vetri e gli occhi sgranati, incantato dagli oggetti esposti e dai manichini rivesti ti con abiti ricamati e tessuti eleganti.

Negli anni a venire la parola d’ordine divenne “Lo compro”. Al primo negozio, se ne aggiunsero altri, proprio in Corso Buenos Aires.

Ispirandosi alla Fifth Avenue di New York e alla londinese Oxford Street, Lino Faccincani, anche per il proprio interesse imprenditoriale, aveva maturato la convinzione che era necessario valorizzare i piccoli negozi che subivano la concorrenza dei grandi centri commerciali e quella zona, con oltre seicentocinquanta vetrine, più di trecento locatori, quasi centocinquanta brand e marchi prestigiosi, per invogliare la gente a passeggiare, doveva diventare la strada più sicura del mondo.
Decideva così, nel 2013, di dotare a proprie spese Corso Buenos Aires di telecamere di ultimissima generazione, con zoom potentissimi in grado di monitorare i luoghi e riprendere da angolazioni a 360 gradi, 24 ore su 24, restituendo immagini ad alta definizione. In un paio d’anni riusciva così a ridare sicurezza a corso Buenos Aires e alle vie limitrofe salvaguardando i propri interessi restituendo dignità e vivibilità a una città che aveva sempre avuto nel cuore. Il tempo, la cosa più preziosa che un uomo possa spendere, è ciò che Lino Faccincani ha dedicato alle proprie attività imprenditoriali non dimenticandosi, però, di destinarlo anche in importanti progetti socio-culturali perché fermamente convinto che il naturale sbocco di un’ imprenditoria tenace è la particolare attenzione anche a coloro che sono meno fortunati.
Oggi, imprenditore formalmente in pensione ma ancora quotidianamente attivo, dedica il proprio tempo, oltre che al lavoro, alla gioventù cercando di offrire ai ragazzi sostegno ed assistenza alla crescita etica ed umana, dove la funzione educativa viene intesa come accompagnamento all’indipendenza e la consapevolezza delle proprie risorse, la valorizzazione di sé e il rispetto dei valori umani. Con questo intento, da un frammento urbano dismesso e degradato, privo di funzionalità per il quartiere Lino Faccincani ha sostenuto la realizzazione di uno spazio pubblico destinato ad attività culturali e ricreative sull’area di 1.250 metri quadri che sorge all’angolo tra via Morosini e via Bezzecca.

Un luogo d’incontro e d’iniziative ludiche oltre che laboratori, spettacoli, concerti e reading letterari rivolti soprattutto a bambini e giovani. Purtroppo, come nel lavoro, esistono ombre anche quando i propositi sono dei migliori e, volendo prevenire il malaffare, Lino Faccincani, supportato da un comitato di professionisti che valuta attentamente e scrupolosamente caso per caso, rivolge il proprio contributo direttamente a soggetti indigenti. “Insomma, anche essere generosi non è facile!